Disturbi dello Spettro Autistico
L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo con esordio nei primi tre anni di vita.Le aree prevalentemente colpite sono quelle della comunicazione e interazione sociale, del gioco funzionale e simbolico.
Pertanto i bambini con autismo possono presentare:
- compromissioni qualitative del linguaggio
- difficoltà a sviluppare una reciprocità emotiva, sia con gli adulti sia con i coetanei, che si manifesta attraverso comportamenti, atteggiamenti e modalità comunicative anche non verbali non adeguate all'età, al contesto o allo sviluppo mentale raggiunto
- interessi ristretti e comportamenti stereotipi e ripetitivi iper o ipo reattività nei confronti di input sensoriali o interesse inusuale per aspetti sensoriali dell’ambiente
Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD, acronimo per l’inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente caratterizzato da inattenzione e iperattività.La disattenzione, l'iperattività e l’impulsività sono i sintomi chiave di questa sindrome.
Essi devono essere presenti per almeno sei mesi ed aver fatto la loro comparsa prima dei sette anni di età.
Ritardo Cognitivo
Il ritardo mentale è un deficit dello sviluppo delle funzioni intellettive e cognitive.I principali criteri per una diagnosi sono:
- funzionamento intellettivo inferiore alla media
- concomitanti deficit o compromissioni nel funzionamento adattivo
- esordio prima del compimento dei 18 anni
Il ritardo è difficilmente evidenziabile nei primi anni di vita.
Il periodo in cui emergono le prime difficoltà è quello dell’inserimento nella scuola, momento in cui possono sopraggiungere difficoltà nell'apprendimento.
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento coinvolgono uno dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici.
Vengono distinte le seguenti condizioni cliniche:
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Dislessia, cioè disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo)
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Disortografia, cioè disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica)
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Disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria)
- Discalculia, cioè disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri)
Le disfunzioni neurobiologiche alla base dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento interferiscono con il normale processo di acquisizione della lettura, della scrittura e del calcolo.
Disprassia evolutiva
La Disprassia è un problema dell'organizzazione del movimento. L'aspetto caratterizzante della disprassia è la non corretta esecuzione di una sequenza motoria che risulta alterata sia nei requisiti spaziali che temporali.Pertanto la Disprassia può essere definita come l'incapacità di compiere movimenti volontari, coordinati sequenzialmente tra loro e in funzione di uno scopo.
La distribuzione delle Disprassie dipende non solo dalla problematica disfunzionale, ma anche dalle motivazioni e dalla carenza di esperienze in specifici campi.
Si parla infatti di Disprassie Assiali, posturali, degli arti, bucco-linguo-facciali, oculari e verbali.